COME FUNZIONA L'IOT: OGGETTI ANIMATI CON IOT

di Federica Ballacci

COME FUNZIONA L'IOT: OGGETTI ANIMATI CON IOT

Cosa si intende quando si parla di IotIot è un acronimo che sta per Internet delle cose (o degli oggetti) e che venne usato per la prima volta nel 1999 da Kevin Ashton per indicare gli oggetti reali connessi ad Internet. Iot traduce infatti l'evoluzione con la quale internet ha investito di sè oggetti e luoghi reali che ora possono interagire tra di loro attraverso la rete, trasferire dati e scambiarsi informazioni, anche sul loro funzionamento.

L'obiettivo dell'Iot è dunque quello di tracciare una mappa del mondo reale attraverso il mondo elettronico, donando a cose, oggetti e luoghi fisici un'inteligenza, un'identità elettronica.

Gli elementi a cui può essere data un'identità elettonica possono appartenere a diverse categorie ed ambiti di applicazione: dispositivi, impianti, apparecchiature, prodotti, macchine o attrezzature per la produzione. Molteplici gli oggetti che comunicano tra loro nella rete, moltissimi, quindi, i campi di applicazione: processi di produzione industriale, logistica, assistenza remota, efficienza energetica e tutela dell'ambiente.

Ma come si può in concreto dotare un oggetto di "un'identità elettronica"? Come si possono rendere "vivi" delle cose, degli oggetti? Lo si può fare grazie a delle tecnologie, sempre più avanzate, che permettono agli oggetti di creare un sistema interconnesso ad altri oggetti. Le tecnologie più applicate sono quelle a corto raggio, come i tag RFID, tra i primi ad essere utilizzati in quest'ambito.

Tuttavia emergono continuamente nuove tecnologie che rendono la comunicazione tra gli oggetti sempre più efficiente; ad esempio lo standard IEEE 802.15.4 che, grazie al meccanismo di accesso al mezzo chiamato Time Slotted Channel Hopping permette di aumentare l'affidabilità dei collegamenti a radio frequenza migliorandone l'efficienza.

Tra i linguaggi informatici utilizzati nel mondo IoT, si utilizza anche Python, linguaggio ad alto livello il quale si presta su dispositivi ed architetture eterogenee. Allit Srls a tal proposito, organizza corsi di Python da remoto o presso di voi

L'integrazione di oggetti ad internet, l'Internet of Things, implica inoltre l'utilizzo di IP univoci: ecco perchè molti sviluppatori di dispositivi Iot stanno adottando lo standard Ipv6 che permette di raggiungere diversi miliardi di indirizzi.

Quindi, come si può capire quello dello Iot è un ambito che si evolve velocemente e di continuo, che non è mai uguale a sè stesso. E che, del resto, si evolve di pari passo al Web semantico ovvero del World Wide Web che, a sua volta, si sta evolvendo sempre più in un ambiente in cui i documenti in esso pubblicati – come Html, file, immagini – vengono associati ad informazioni e dati (metadati)che ne specificanno il contesto semantico in un formato adatto all'interrogazione nei motori di ricerca e all'elaborazione automatica. E con il quale quindi si potranno avere quindi ricerche con risultati molto più precisi di quelle attuali, perchè basate sulla presenza, nel documento, delle parole chiave o sulla costruzione di relazioni e connessioni tra documenti, in una maniera molto più evoluta del semplice collegamento ipertestuale.

Una cosa appare ormai evidente: L'Internet delle cose cambierà radicalmente il nostro modo di vivere e di pensare al mondo che ci circonda e, grazie alla capacità decisionale attribuita agli oggetti, renderà la nostra vita più comoda ed efficiente.

Inoltre, donare un'anima agli oggetti significa anche donare all'economia dei singoli paesi, un'imperdibile opportunità di crescita e di sviluppo. Crescendo infatti la mole dei dati da gestire per l'interconnessione degli oggetti crescerà anche la richiesta di applicazioni da sviluppare. Grande è perciò l'interesse che le telco cominciano ad avere nei confronti dello Iot. Interesse che si traduce nella ricerca e nella messa a punto di piattaforme di sviluppo e soluzioni di connettività ad hoc.

Tuttavia, la possente circolazione di dati richiesta dall' Iot comporta concreti pericoli per la sicurezza e per la privacy. È infatti plausibile pensare che gli attacchi cibernetici possano diventare una minaccia reale. È chiaro quindi che si dovrà pensare ad un modo efficace per garantire la sicurezza dei dati sensibili.

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