WEB MARKETING E SEO: SAI COSA STAI PAGANDO?

di Mario Schiano

WEB MARKETING E SEO: SAI COSA STAI PAGANDO?

Chi oggi voglia promuovere il proprio prodotto, brand o la propria azienda su internet attraverso social e web marketing è spesso tormentato dal dilemma se fare da solo o affidarsi ad un’agenzia specializzata. la scelta tra agenzie e freelance, in effetti, è davvero molto vasta, ma come capire se l’esperienza offerta da sedicenti professionisti del settore sia reale oppure se si tratta di persone che si improvvisano? 

Perché, a guardar bene, non ci vuole poi molto a riempirsi la bocca di termini oggi tanto di moda e tanto altisonanti da creare una certa soggezione agli occhi dei non addetti ai lavori. Eppure per parlare di Web Marketing, di Seo, di posizionamento di marca, di mappe di posizionamento, di Google Adwords o di Facebook Adv etc. etc. è assolutamente d’obbligo avere le giuste competenze ed una comprovata esperienza: del resto, chi decide di affidarsi a dei professionisti deve essere almeno certo che sappiano sponsarizzarlo meglio di quanto non possa farlo da solo, per non spendere soldi inutilmente e per non incorrere in truffe.

Nell’individuazione e nella scelta di un’ agenzia o di un professionista per la gestione di campagne online è quindi fondamentale valutare una serie di fattori: innanzitutto occorrerà valutare il portfolio clienti e gli anni di presenza nel settore. Bisognerà, nello specifico, analizzare una serie di aspetti, come ad esempio se hanno all’attivo un buon numero di lavori, se il modo in cui sono stati realizzati possa essere nel proprio mood, se siano presenti su internet da molto tempo, se siano seguiti sui social e quale sia il riscontro da parte dei clienti, nonchè quale sia la loro attività sul proprio sito, se siano aperti a condividere le proprie conoscenze e via dicendo.

Di certo, dopo aver individuato un certo numero di aziende o di professionisti, sarà molto utile richiedere un preventivo: di norma un’ agenzia o un freelance con una certa professionalità dovrebbero innanzitutto ascoltare e comprendere l’idea di business del potenziale cliente, capire a fondo le caratteristiche del prodotto, del brand o dell’azienda che si vuole promuovere, facendo domande specifiche al fine di costruire un preventivo personalizzato per una determinata attività sui social o sul web. In particolare, i punti fondamentali che un professionista deve tener conto in fase di preventivo sono:

1. budget: che è fondamentale dichiarare chiaramente nel momento in cui ci rivolga ad un’agenzia o ad un freelance.

2. assorbimento carico di lavoro: ovvero il professionista deve portare al potenziale cliente soltanto il carico di lavoro che questi può effettivamente gestire.

3. personale: di quante risorse è effettivamente a disposizione il cliente.

4. micro e macro ambiente: ogni azienda si muove in un micro e macro ambiente, che deve emergere chiaramente nella sua totalità in fase di preventivo e di analisi e che va tenuto ben in considerazione per non sbagliare la strategia.

Va da sé che, nel momento in cui ci si rivolga ad un professionista per un servizio di promozione della propria attività, è assolutamente necessario avere idee chiare e precise su ciò che si vuole ottenere. a seconda che si voglia ottenere maggiore visibilità, incrementare le vendite,costruire una brand identity che dia valore ai propri prodotti, o se si ha già un’idea di quali canali utilizzare, occorrerà cominicare questi punti all’agenzia che avrà proprio il compito di indirizzare il cliente verso i canali più consoni, fornendo anche informazioni supplementari per una più conformante massimizzazione dei risultati, grazie alla pregressa esperienza sul campo nella costruzione di campagne sulle differenti piattaforme.

Non si deve perciò mai perdere di vista l’obiettivo finale, che è quello della crescita aziendale. Crescita che può essere intesa come abbiamo visto, a seconda, dei propri obiettivi, in maniera differente. nello specifico come:

1. brand awarenes: cioé la notorietà della marca e la consapevolezza della stessa nel pubblico

2. fatturato: che se lo facciamo aumentare bisogna anche che ci preoccupiamo di tutti gli aspetti fiscali e organizzativi del caso, perché se aumenta il fatturato dobbiamo prendere in seria considerazione la capacità dell'azienda di soddisfare la domanda

3. marginalità: si può intervenire per cambiare il tipo di marginalità sul singolo prodotto o su un'intera linea

4. coinvolgimento: soprattutto nel digital marketing, è un obiettivo piuttosto richiesto con ripercussioni notevoli specialmente nella reputazione di marca e nell' awareness.

Ma come si misurano gli obiettivi? Si misurano con i cosiddetti KPI - key performance index - o indicatori di prestazione: soprattutto se gli investimenti sono legati all'advertising, esistono infatti una serie di micro e macro indicatori che devono essere misurabili e rilevanti.

Per fare un esempio semplice il numero di Like non può essere considerato un indicatore utile se ai like non mi corrisponde anche un calcolo del tasso di conversione e quindi del ROI o Return On Investment della campagna.

Un’agenzia o un professionista serio, quindi, dovrebbero anche essere in grado di pianificare una misurazione efficace delle campagne: i modi per farlo sono numerosi, soprattutto se hanno finalità di vendita di prodotti online. Attivate queste campagne, ci sarà bisogno di seguirle costantemente e verificarne l’andamento: per questo un’agenzia seria dovrebbe essere costantemente in contatto con i propri clienti con riunioni su Skype, anche bisettimanali, per rendicontare gli andamenti e farti nuove proposte per i mesi successivi.

In conclusione potremmo dunque dire che fondamentalmente la buona riuscita di un Web Marketing, piuttosto che di una campagna social, di un posizionamento di marca o del SEO dipendono da due fattori:

1. l'onestà dell’agenzia o del professionsita che si sceglie

2. la reale competenza di marketing

Alla luce di quanto detto fin qui bisogna perciò diffidare da alcune possibili offerte come servizi in abbonamento con cifre molto abbordabili, che non danno tuttavia una reale proiezione del rapporto costo/beneficio; servizi poco strutturati, non misurabili, decontestualizzati o non adeguatamente argomentati con spiegazioni e - dove possibile - dati alla mano; servizi offerti senza prima valutare l’effettiva situazione del cliente; servizi rifilati dall'agente di turno, specialmente se appartiene a multinazionali che con un basso costo offrono servizi molto appetibili; sistemi completamente automatici e "non impegnativi"; siti gratuiti e SEO venduto “a peso” su parole chiave delle quali non viene fatta una proiezione dell' efficacia e e del ROI che potrannoi avere; agenzie dal nome noto ma che non sempre è sinonimo di professionalità e competenza. E infine sarà bene guardarsi anche da professionisti “tuttologi” che si occupano di tutto ma che non sono realmente competenti in nulla. Diffidare anche di tutti coloro che si spacciano per veterani del settore solo perchè partecipano come relatori ad eventi, vengano intervistati o scrivano libri.

In utima analisi quindi, ciò che risulta evidente è che, ad oggi, senza un investimento non è possibile mettere in piedi un progetto di marketing che possa essere redditizio a medio o lungo termine.

TORNA AL BLOG



Articoli Simili